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Golding, William.

Scrittore inglese. Tema principale dei suoi romanzi è la scoperta del male nascosto nell'animo dell'uomo che viene narrata con un linguaggio che al realismo più crudo unisce simboli e allegorie miste ad un forte senso di angoscia per il destino dell'umanità. La sua opera più felice è Il signore delle mosche (1954) in cui è narrata la tragica avventura di un gruppo di studenti che, salvatisi da un incidente aereo e approdati su un'isola deserta dalla bellezza lussureggiante, riscoprono l'animalità e la malvagità primitive che l'educazione aveva offuscato. Fra gli altri suoi romanzi citiamo Uomini nudi (1955), Caduta libera (1959), La piramide (1967), Il dio scorpione (1971), L'oscurità visibile (1979), Riti di passaggio (1980), Gli uomini di carta (1984), Diario egiziano (1985), Distanza ravvicinata (1987) e infine Fuoco sottocoperta (1989), accolto favorevolmente dalla critica. Nel 1983 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura (Saint Coulomb Minor, Cornovaglia 1911 - Falmouth, Cornovaglia 1993).