Poeta e politico romeno. Studente all'università di Budapest, fu tra i
fondatori, nel 1902, della rivista "Luceafarul" (La stella della sera), che
manifestava idee nazionalistiche. Terminati gli studi, rientrò in Romania
dove prese parte attiva alle lotte irredentiste fautrici dell'unificazione della
Transilvania al Regno di Moldavia e Valacchia (allora costituente la Romania).
Ricoprì diverse cariche governative: fu ministro dei Culti (1920) e
dell'Interno (1926), presidente del Partito nazional-cristiano, presidente del
Consiglio nel 1937, carica da cui si dimise l'anno seguente in seguito ad un
insuccesso elettorale. Fu inoltre eletto membro dell'Accademia nel 1923 e nel
1924 gli venne conferito il premio nazionale di poesia. Tra le opere:
Poesie (prima raccolta, 1905), la raccolta di poesie
Ci chiama la
terra (1909),
All'ombra dei muri (1913), i drammi in prosa
Il
signor notaio (1914) e
Il maestro Manole (1928),
Canzoni senza
patria (1916),
Dal largo o
Poemi postumi (pubblicati nel 1939)
(Rasinari, presso Sibiu 1881 - Ciucea, presso Cluj 1938).