Trattatista medioevale. Ancora fanciullo, entrò nel monastero della
Trinità di Vendôme, dove abbracciò la regola benedettina. Il
21 agosto del 1093 fu eletto abate di questo monastero; ma venuto a conflitto
con il vescovo di Chartres si recò a Roma dove ottenne piena
soddisfazione. Fu in tale circostanza che aiutò Urbano II a riscattare
dalle truppe dell'antipapa Guiberto il palazzo Laterano e la torre dei
Crescenzi. Dotto e intrepido nella fede,
G. di V. prese parte attiva alla
vita cattolica del tempo, e lasciò un importante epistolario, parecchi
trattati di esegesi biblica e di diritto canonico, qualche inno sacro e alcune
prediche. Le sue opere furono riunite da Sirmond (Parigi, 1610) e riprodotte da
Migne (Angers 1070-1132).