Poeta statunitense. Suo padre era un genialoide di professione vetraio ed
inventore (aveva anche creato una sorta di quadrante marittimo) ma che si
interessava, a tempo perso, di scienze e di filosofia; da lui il giovane
G. aveva appreso moltissimo ed aveva forse assorbito il gusto per la
poesia. Proprietario di un negozio di orologiaio a Filadelfia, egli trascurava
alquanto i suoi affari per scrivere versi stilisticamente derivati dal gusto
elisabettiano. Di questo periodo è
The Court of Fancy (La corte
fantastica) di ispirazione elegiaca (1762). Ufficiale nella Carolina del Nord,
prese parte alla spedizione di Fort Duquesne (1758). Fece poi l'uomo di affari
per un certo periodo non trascurando però mai la letteratura. Sua
è la tragedia in versi
The Prince of Parthia (Il principe dei
Patti) pubblicata nel 1765 dopo la sua morte e rappresentata nel 1767. L'unico
merito di questa tragedia è quello di esser stata uno dei primi tentativi
di attività teatrale in America. Pure postumi apparvero i suoi
Jouvenile Poems on Various Subjects (Poesie giovanili su argomenti vari)
(Filadelfia 1736 - Wilmington 1763).