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Gmelin, Otto.

Scrittore tedesco. Nel 1917 si laureò in Filosofia dopo aver studiato anche scienze naturali e matematica. Trasferitosi con il padre, ufficiale, nel Messico, ritornò in Germania allo scoppio della prima guerra mondiale alla quale partecipò come combattente. Durante il regime di Hitler, se non simpatizzante per il nazional-socialismo, si dimostrò almeno non contrario al regime stesso. Uomo di grande cultura, conosceva profondamente la storia medioevale della sua patria. Si specializzò in romanzi storici. La sua opera più conosciuta è Dschingis Khan, der Herr der Erde (Gengis Khan, il padrone del mondo) pubblicato nel 1925. Anche Das Angesicht des Kaisers (Il volto dell'imperatore), del 1927, ebbe un ottimo successo per la diligenza, la serietà e l'ottimo stile usati per narrare le vicende della Casa Hohenstaufen. Altri romanzi storici furono Das neue Reich (Il nuovo impero, 1930); Konradin Reitet (La cavalcata di Corradino, 1933); Prohn kämpf für sein Volk (Prohn combatte per il suo popolo (1933); Jugend sturmt Kremzin (La gioventù assalta il Kremzin, 1935) ed altri. Di G. sono anche Die Gralsburg (Il castello del Graal); Die Krone in Süden (La corona del Sud), racconti messicani, saggi, ecc. (Karlsruhe 1886 - Bensberg-Neufrankenforst 1940).