Arte d'intagliare pietre dure (onice, topazio, ametista, sardonice, diaspro) o
il corallo, l'avorio, ecc. Ha origine remota; Caldei, Assiri e Greci la ebbero
in onore, e artisti sommi quali Fidia, Policleto, Mirone si dedicarono ad essa.
Anche Roma, durante l'Impero, ebbe una ricca produzione di pietre incise.
Pressoché morta durante il Medio Evo, quest'arte risorse nel XV sec., con
Pier Maria da Pescia, Matteo del Massaro, Valerio Belli, vicentino. Firenze,
Roma, Napoli, vantano nei loro musei lavori in
g. di incomparabile
bellezza. Decaduta ancora, è oggi quasi dimenticata.