(dal greco
glossa: lingua). Nota marginale o interlineare apposta su un
manoscritto a commento o chiarificazione del contenuto. Nel IX sec. il termine
è impiegato in teologia per indicare le annotazioni fatte a illustrazione
e commento sul testo delle Sacre Scritture. Nel XII sec., i romanisti fecero
altrettanto sui testi di diritto civile, e furono subito imitati dai canonisti.
Questi ultimi inserirono delle postille tra le righe del Decreto di Graziano
(
g. interlineari). Divenute sempre più numerose ed estese le si
dovette scrivere prima sul margine (
g. marginali), poi in alto ed in
basso alle pagine. Infine, riunite le più importanti, vennero munite
della sigla iniziale del nome dell'autore per poterne distinguere la
paternità. Nata per decifrare il testo, la
g. era sovente meno
chiara del testo; così fu detto (a ragione) delle
g. di diritto
romano fatte da Accursio.