(o
glicogenolisi). Detta anche
malattia da immagazzinamento di
glicogeno. Appartiene al gruppo delle malattie del ricambio. La
g.
è un'anomalia congenita del ricambio, ereditariamente recessiva,
contrassegnata da un notevole accumulo di glicogeno nei tessuti. In base ai
reperti patologici e biochimici si distinguono quattro forme diverse di
g.: la "malattia di Gierke", che compare dopo la nascita o nella prima
infanzia, è caratterizzata da un grosso fegato, addome teso, anomalie di
sviluppo e della ripartizione di grasso. L'andatura dei bambini ricorda quella
di una donna gravida, la muscolatura è male sviluppata e molto flaccida,
di conseguenza le estremità sono straordinariamente magre. In alcuni casi
si osserva una caduta dei peli generalizzata o circoscritta, in altri
un'ipertricosi. Accanto alle alterazioni dell'habitus, il sintomo più
importante è costituito dall'ingrossamento del fegato, quasi sempre
disgiunto da tumore di milza, ittero e ascite. Nell'urina è quasi sempre
costante la presenza di acetone, anche in assenza di vomito, mentre manca lo
zucchero. La glicemia a digiuno è molto bassa, cosicché talvolta
si arriva a stati ipoglicemici: dopo, il carico di zucchero sale notevolmente e
rimane a lungo su valori elevati, mentre compare glicosuria, che cessa molto
rapidamente ed è seguita da acetonuria. Assai frequente è
l'esistenza di una particolare sensibilità all'insulina. D'altra parte
l'iniezione di adrenalina, benché provochi un aumento della pressione
arteriosa, non è seguita da iperglicemia. Dopo i pasti si osserva un
aumento della lipemia alimentare, e per lo più anche
un'ipercolesterinemia. La morte è causata frequentemente da infezioni
intercorrenti. Il secondo tipo della
g. è caratterizzato dalla
comparsa precoce, nell'infanzia, di una cianosi intermittente, dispnea,
difficoltà nutritive, debolezza muscolare, alcune anomalie neurologiche
ed una grossa lingua che ricorda il mongolismo. Il cuore è ingrossato e
nell'Ecg si trova un abbassamento del tratto ST ed una T negativa. Nella
g. diffusa con cirrosi epatica si trovano accanto all'epatomegalia ed
all'ingrossamento dell'addome, edema e qualche volta anche emorragia, in qualche
caso si trova anche itterizia e tumore della milza. Le prove di
funzionalità epatica si presentano patologicamente alterate. Nella quarta
forma il sintomo è dominato dall'epatomegalia. Qualche volta si osserva
acetonuria, ipoglicemia e anemia. La prognosi è sfavorevole in tutte e
quattro le forme. L'acidosi e l'ipoglicemia possono essere prevenute con
frequenti pasti ricchi di carboidrati e somministrazione di
cortisone.
GLICOLISI
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Tipo di malattia
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Organi interessati
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Sintomi clinici
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I malattia di von Gierke
II malattia di
Pompe
III malattia di Cori
IV malattia di
Andersen
V malattia di
McArdle
VI
VII malattia di
Tarni
VIII
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fegato e reni
fegato, cuore,
muscoli
fegato e
muscoli
fegato
muscoli
fegato
muscoli
fegato
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ingrossamento del fegato; crescita insufficiente;
ipoglicemia
insufficienza cardiorespiratoria, malattia fatale
all'età di 2 anni
simili a quelli del tipo I, ma meno
gravi
cirrosi epatica, malattia fatale all'età di 2
anni
debolezza muscolare
simili a quelli del tipo I, ma
meno gravi
simili a quelli del tipo V
simili a quelli del
tipo I, ma meno gravi
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