Uomo politico e statista inglese. Eletto ai comuni nel 1832 con l'appoggio dei
Tories (Conservatori), ebbe il suo primo incarico di Governo nel
gabinetto Peel (1834-35) di cui fu sottosegretario per le Colonie. Nel 1841 fu
chiamato a far parte del secondo Governo Peel, come vicepresidente (poi
presidente) del
Board of Trade (Ufficio del commercio). Ebbe una parte di
primo piano nella riforma della legge doganale sui cereali e andò
operando un avvicinamento alle posizioni liberali, che avrebbero poi distinto la
sua attività politica. Insieme con Disraeli, caratterizzò tutta
un'epoca storico-politica, alternandosi con lui dapprima (1852-68) nella carica
di cancelliere dello Scacchiere (ministro delle Finanze e del Tesoro), poi in
quella di primo ministro (1868-1893), sostenuto da un elettorato borghese,
ansioso di riforme liberali, economiche e amministrative. Nel 1852 divenne
cancelliere dello Scacchiere nel gabinetto di coalizione presieduto da lord
Aberdeen. Dimessosi nel 1855, ritornò a capo del ministero nel 1859 nel
Governo presieduto dal liberale Palmerston. Capo del gruppo parlamentare
liberale a partire dal 1865, portò avanti con grande abilità la
battaglia per l'allargamento del suffragio e, nel giugno del 1866, divenne
leader del partito e candidato alla presidenza del Consiglio. Nel dicembre 1868
costituì il suo primo ministero e, negli anni seguenti, varò
alcune importanti leggi, tra cui quella dell'istruzione pubblica e
dell'amministrazione civile. Promosse riforme che nei decenni precedenti erano
state invano richieste dalle associazioni popolari e che possono considerarsi
pietre miliari del liberalismo ottocentesco. Nel 1874 cedette la carica di primo
ministro a Disraeli, contrastandone poi la politica favorevole alla Turchia,
quale contrappeso alla Russia. Nuovamente al potere nel 1880, portò
avanti una politica di pacificazione in Irlanda e proseguì sulla linea
delle riforme precedentemente impostata. Battuto sul bilancio nel giugno 1885,
si dimise, ritornando al potere nel gennaio 1886. Nel giugno successivo fu
nuovamente costretto a dimettersi, non essendo riuscito a guadagnare l'adesione
dell'intero partito liberale al suo progetto di autonomia (
Home Rule),
per l'Irlanda. Nuovamente a capo del Governo nel 1892, ripresentò il
progetto per la concessione dell'
Home Rule all'Irlanda. Approvato con uno
stretto margine di maggioranza dalla Camera dei Comuni, il progetto di legge fu
respinto da quella dei Lord, provocando le dimissioni (marzo 1893) di
G.
che si ritirò definitivamente a vita privata. Negli anni giovanili si era
occupato di problemi politico-religiosi e a questo argomento sono dedicate
alcune sue opere:
The State in its Relations with the Church, 1838 (Lo
Stato nelle sue relazioni con la Chiesa);
Church Principles Considered in
their Results, 1840 (I principi della Chiesa considerati nei loro
risultati). Particolarmente interessante è l'opera autobiografica:
A
Chapter of Autobiography, 1868 (Un capitolo di autobiografia) (Liverpool
1809 - Hawarden 1898).