Imam degli islamici sciiti. A lui deve il nome il rito giafarita, caratteristico
degli Sciiti, che, a differenza del rito sunnita, prevede la liceità del
matrimonio temporaneo. Fu considerato un'autorità nell'
hadit,
l'interpretazione corretta dei detti e delle azioni di Maometto. A lui vennero
anche attribuite una dottrina segreta che insegnava a prevedere il futuro e
un'opera sull'argomento. In un primo tempo designò come suo successore il
figlio primogenito Isma`il, ma poi, ritenendo che fosse divenuto indegno di
prendere il suo posto, gli preferì il secondogenito Musa al-Kazim. Per
questo dopo la sua morte gli Sciiti si divisero in Ismailiti, che riconobbero
come loro capo carismatico Isma`il, e Duodecimani, seguaci di Musa al-Kazim e
dei suoi discendenti (Medina 700 circa - 765).