Movimento politico e rivoluzionario antifascista, costituitosi a Parigi
nell'estate del 1929. Già presente, come formazione sparsa, in varie
parti d'Italia (a Firenze, attorno al gruppo "Non mollare" di Gaetano Salvemini,
con i fratelli Rosselli, Ernesto Rossi, Nello Torquanti e altri; a Milano,
attorno a Ferruccio Parri e Riccardo Bauer; a Torino, attorno al gruppo di
"Rivoluzione Liberale" di Piero Gobetti), assunse una più precisa
configurazione dopo la clamorosa fuga da Lipari di Carlo Rosselli, Fausto Nitti
ed Emilio Lussu, nel luglio 1929. All'atto della sua costituzione, fu definito
come movimento rivoluzionario antifascista per la libertà, per la
repubblica, per la giustizia sociale. Si trattava di un movimento d'azione
democratica, con pregiudiziale repubblicana, ideologicamente orientato in senso
socialista e liberale. Nel suo programma politico confluirono le idee di Gaetano
Salvemini, Piero Gobetti e dei fratelli Rosselli. Il movimento si
differenziò dai partiti della "Concentrazione antifascista", per il suo
proposito di un maggiore impegno in Italia, avvicinandosi in ciò alla
strategia del Partito comunista. Sosteneva, infatti, che la rivoluzione
antifascista doveva farsi in Italia, mentre all'estero doveva mantenersi solo un
minimo di organizzazione. Pertanto, questa piccola formazione fu quella che
diede, dopo il Partito comunista, il più alto contributo all'antifascismo
militante in Italia. Ciò portò, nel 1931, all'arresto del suo
"centro interno", diretto da Ernesto Rossi, Riccardo Bauer, Francesco Fancello.
L'azione di
G. e L. ebbe inizialmente un'impronta di attivismo romantico,
contrassegnato da gesti quali il volo aereo su Milano, compiuto da Giovanni
Bassanesi che lanciò manifestini antifascisti in cui si invitava la
popolazione a non fumare, riprendendo la famosa protesta del Risorgimento. Negli
anni seguenti, sotto l'influenza preponderante di Carlo Rosselli,
G. e L.
impostò un più solido lavoro di preparazione rivoluzionaria e di
elaborazione politico-ideologica. Nel 1934, allo scioglimento della
"Concentrazione antifascista",
G. e L. si trasformò in un vero e
proprio movimento politico. L'importanza dell'azione svolta a favore dei
repubblicani spagnoli fu tale che il Fascismo decise di eliminare Carlo
Rosselli, protagonista del primo intervento in Spagna, assassinato, insieme al
fratello Nello, nel 1937. Dopo la caduta di Mussolini
G. e L. si fuse con
il Partito d'Azione, partecipando alla lotta politica, culminata nella
Resistenza, in cui le brigate intitolate a
G. e L. svolsero un ruolo di
primo piano (V. anche
ANTIFASCISMO).