Sistema di subordinazione della Chiesa allo Stato. Col
g., che
rappresenta in sostanza una forma attenuata del Cesaropapismo, benché i
capi degli Stati cattolici non si arroghino la qualità di capi della
Chiesa, e riconoscano anzi la suprema autorità spirituale del pontefice
romano (o comunque di altri organi puramente religiosi), tuttavia essi invadono
la sfera di attività spirituale propria della Chiesa per quanto concerne
i rispettivi territori, e, pur concedendole per lo più favori e
privilegi, affermano su di essa il dominio dello Stato considerandola soggetta a
questo per tutto ciò che si riferisce ai rapporti esteriori
ecclesiastici. A un tale sistema vennero riportati o riaccostati gli ordinamenti
politico-ecclesiastici noti con i più diversi nomi: regalismo,
giuseppinismo, ecc. attuatisi, specie dopo la Riforma, nei diversi Stati
europei.