Uomo politico italiano del periodo fascista. Fu interventista e volontario nella
guerra del 1915-18. Capo di gabinetto di D'Annunzio a Fiume, rappresentò
lo Stato di Fiume alla conferenza della pace. Aderì al Fascismo; deputato
dal 1921 al 1934, fu ministro nel 1923 e nel 1925-29, e quindi presidente della
Camera (1929-34). Segretario del Partito Fascista nel 1930-31, divenne nel 1934
senatore. Assunse atteggiamenti di critica nei confronti del Partito e di
Mussolini. Votò l'ordine del giorno Grandi, per cui fu condannato a
morte, in contumacia, al processo di Verona (1944). Processato, dopo la guerra,
sotto l'accusa di atti rilevanti a favore del Fascismo, fu assolto (1947)
(Venezia 1876 - Roma 1970).