Patriota, giurista, scrittore e giornalista italiano. Seguace di Mazzini,
partecipò alla difesa della città di Venezia negli anni 1849-48.
Successivamente fu esule a Torino, dove si dedicò alla pubblicazione
della "Gazzetta dei giuristi" e di un
Commento al codice di procedura
penale; collaborò , inoltre, alla realizzazione
dell'
Enciclopedia del Pomba, scrivendo le voci riguardanti la
giurisprudenza. Nel 1882 venne eletto deputato di Treviso e nell'ambito della
sua attività si occupò della stesura di un disegno di legge sul
divorzio. Scrisse numerose opere, di notevole pregio letterario, tra le quali
ricordiamo:
L'arte forense (1878);
Peccati vecchi (1879);
Memorie di un vecchio avvocato (1888);
Gli errori giudiziari
(1893);
Come si fa l'avvocato (1897);
Memorie di emigrazione
(1897);
Il plagio (1903). Per quanto riguarda la sua attività di
giornalista, sono da menzionare gli articoli pubblicati sul "Digesto italiano" e
su riviste come "Illustrazione italiana", "Rivista contemporanea", "Rivista
europea" (Venezia 1829-1904).