Pseudonimo di
Giulio Pippi. Architetto e pittore italiano. Fu uno tra gli
assistenti e allievi più fedeli di Raffaello. Tra le sue opere più
notevoli ricordiamo la decorazione delle logge vaticane, che gli fu affidata
proprio dal maestro e che egli terminò dopo la morte di questi.
Collaborò a varie opere di Raffaello, fra le quali
L'incendio di
Borgo. La sua mano si riconosce soprattutto in molte pitture degli ultimi
anni di Raffaello, nella morbidezza e l'essenzialità del colore che
sembrano lasciar posto a tecniche più dure, di tono più violento,
di forti risalti in chiaroscuro. Tra i suoi quadri vanno ricordati una
Madonna e Santi per Santa Maria dell'Anima, una
Natività
(Parigi, Louvre) e la
Madonna della Catinella (Dresda). Nel 1527
sfuggì al sacco di Roma e si rifugiò a Mantova dove il duca
Federico gli affidò vari lavori al Palazzo del Te e al palazzo di
Mamirolo, oggi distrutto (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546).