Giurista romano. Membro della scuola sabiniana. La sua opera maggiore sono i
Digesta, divisi in novanta libri, che si rivelano come l'esposizione
più completa del diritto privato romano, e segnano il più alto
livello dell'elaborazione scientifica del diritto classico. Frammenti dell'opera
sono riportati dalle
Pandectae giustinianae, e in numerose citazioni di
autori successivi. Fu discepolo di Giavoleno, che lo incoraggiò a
intraprendere la carriera pubblica. Per incarico dell'imperatore Adriano
curò il riordinamento dell'Editto perpetuo (n. forse Adrumento, Africa
100 d.C. circa).