Architetto italiano. Discendente da una famiglia di artisti, esordì
attorno al 1455 come scultore in legno per varie chiese fiorentine. Della sua
opera di questo primo periodo rimangono gli armadi della Sagrestia nuova del
Duomo di Firenze, la porta della Sala dell'Udienza a Palazzo Vecchio e altri
lavori di minore importanza. Continuò sino alla morte la sua
attività d'intagliatore che accoppiò poi con quella di architetto.
Influenzato da Brunelleschi, esordì nel 1462 partecipando al concorso per
il disegno dell'Oratorio della
Madonna della Tavola del Duomo di Orvieto.
Lavorò successivamente a Firenze portando a termine il palazzo dello
Strozzino. Lavorò in seguito principalmente fuori Firenze. Nel 1468
eseguì i disegni per la trasformazione della Collegiata di S. Gimignano
e, nel medesimo anno, progettò assieme con il fratello Benedetto la
cappella di S. Fina. Nel 1470 eseguì il Chiostro di S. Flora e Lucilla ad
Arezzo e nel 1474 progettò e costruì a Siena il Palazzo
Spannocchi. Nel 1474 iniziò la costruzione del Duomo di Faenza che venne
successivamente completato dal Portigiani. Nel 1485 si recò a Napoli su
invito di re Ferdinando d'Aragona ed eseguì in questa città la
villa di Poggio Reale andata in seguito distrutta. Lavorò anche nelle
Marche ed in Umbria ma dei suoi lavori in queste regioni non rimangono documenti
(Maiano, Fiesole 1432 - Napoli 1490).