Pittore ed architetto italiano. Allievo dapprima di Giovanni Martini da Udine,
fu poi a Roma nella bottega di Raffaello, per il quale dipinse il piccolo organo
e gli strumenti musicali che appaiono nel quadro della
Santa Cecilia
(1516). La sua fama è legata in particolare alle
grottesche che
egli rielaborò, sempre per Raffaello, sugli antichi esempi romani, nelle
Logge Vaticane (1517-19). In questo genere di arte fu attivo anche a Villa
Madama, a Palazzo Vecchio a Firenze e alla Farnesina a Roma. Tornato a Udine
verso il 1539, si dedicò in particolare all'architettura e nel 1552 venne
nominato architetto generale per tutti i lavori pubblici (Udine 1487 - Roma
1564).