Umanista inglese. Compiuti gli studi a Cambridge, nel 1504 divenne cancelliere
presso quella stessa università, occupandosi di potenziarla e arricchirla
di collegi. Ordinato sacerdote nel 1491, nel 1504 fu nominato vescovo di
Rochester. Attaccò le dottrine di Lutero, con i
Sermoni contro la
perniciosa dottrina di Martin Lutero; polemizzò inoltre con
Ecolampadio, contro il quale scrisse, nel 1527, quello che viene considerato il
suo capolavoro teologico, il
De veritate corporis et sanguinis Christi in
Eucharistia (1527). Confessore di Caterina d'Aragona, si rifiutò nel
1530 di accettare l'annullamento del matrimonio voluto da Enrico VIII, e nel
1534 di riconoscere il re come il capo supremo della Chiesa d'Inghilterra.
Condannato e imprigionato nella Torre di Londra, nonostante il tentativo del
papa Paolo III di salvarlo elevandolo alla porpora cardinalizia, fu mandato al
patibolo. Festa: 22 giugno (Beverly, Yorkshire 1469 circa - Londra 1535).