Regina di Napoli. Figlia di Carlo III e di Margherita di Durazzo, successe al
fratello Ladislao nel 1414. Nel 1415 sposò Giacomo II di Borbone il
quale, dopo le nozze fece impiccare il gran ciambellano Pandolfello Piscopo,
consigliere e favorito della regina. Osteggiato, tuttavia, dai baroni, Giacomo
II fu costretto ad abbandonare il Regno (1419) e la regina tornò a
governare coadiuvata da Giovanni Caracciolo, gran siniscalco, detto Sergianni, e
da Muzio Attendolo Sforza, gran conestabile. Essendo la regina senza figli, papa
Martino V, preoccupandosi della successione nel Regno di Napoli (che era
vassallo della Chiesa), indicò come candidato Luigi III d'Angiò.
G. e Sergianni, al contrario, proposero come successore al trono Alfonso
V re d'Aragona, Sicilia e Sardegna (1421). In seguito però, la regina
decise di tornare sulla sua decisione, allarmata dalla volontà di Alfonso
V di impossessarsi immediatamente del trono. Così
G.
designò come proprio erede Luigi III (luglio 1423). Da quel momento ebbe
inizio una lunga e sanguinosa guerra civile tra la parte angioina e l'aragonese.
Morto frattanto Luigi III,
G. riconobbe come erede il fratello di lui,
Renato d'Angiò (novembre 1434). La lotta per la successione al Regno di
Napoli continuò per alcuni anni dopo la morte di
G., fino al 1442,
e si concluse con la piena vittoria di Alfonso d'Aragona (Napoli
1371-1435).