Regina di Napoli. Figlia di Carlo, duca di Calabria, e di Margherita di Valois.
Moglie (1342) di Andrea d'Ungheria, fratello di Luigi I il Grande, successe al
nonno Roberto nel 1343. Morto Andrea (1345) fu accusata dal cognato di aver
partecipato alla congiura che aveva portato all'omicidio del marito. Nel 1348
Luigi I d'Ungheria invase il Regno di Napoli per vendicare il fratello e
reclamare i propri diritti sul trono; per sfuggire al cognato
G. si
rifugiò nel suo feudo in Provenza e ottenne da papa Clemente VI
l'assoluzione dall'accusa di uxoricidio in cambio della vendita di Avignone.
Unitasi in matrimonio con Luigi di Taranto,
G. tornò a Napoli con
il marito e ristabilì l'autorità regia grazie all'intervento del
gran siniscalco N. Acciaiuoli. In seguito ai disordini creatisi nel Regno dopo
la morte di Acciaiuoli (1365) e a causa della debolezza politica di
G.,
nel 1371 venne conclusa una pace che sancì l'abbandono delle pretese
angioine sulla Sicilia. Nel 1375, dopo la morte del terzo marito Giacomo di
Maiorca (con il quale si era sposata nel 1362),
G. cercò
protezione in un nuovo matrimonio con Ottone di Brunswick. Insieme a lui, in
occasione dello scisma d'Occidente (1378), si schierò con l'antipapa
Clemente VII. Nel 1380 fu scomunicata da Urbano VII, mentre Carlo III di
Durazzo, sostenuto dal papa e dal re d'Ungheria, marciava alla volta di Napoli e
se ne impadroniva nel 1381. Imprigionata,
G. venne uccisa l'anno seguente
(Napoli 1326 - Aversa 1382).