Personaggio della Bibbia, figlio di Nun, appartenente alla tribù di
Efraim. Discepolo di Mosè, nel XII sec. a.C. gli succedette alla guida
del popolo ebraico. Combatté contro gli Amaleciti nel deserto del Sinai e
fu con Mosè sul monte Horeb. Alla morte di Mosè gli fu affidato da
Dio il compito di condurre il popolo di Israele nella Terra Promessa. Sotto la
sua guida gli Ebrei uscirono dall'Egitto, attraversarono il Giordano, giunsero
in Palestina e si divisero nelle dodici tribù. La tradizione ha
attribuito a lui alcuni miracoli quali la caduta delle mura di Gerico al suono
delle trombe sacerdotali e il prolungamento del giorno durante la battaglia di
Gabaon. Le sua gesta sono narrate nell'omonimo libro. ║
Libro di
G.: libro dell'Antico Testamento, il sesto della Bibbia ebraica e il primo
dei libri storici della Bibbia cristiana. È collocato dopo il
Pentateuco; diversi studiosi l'hanno congiunto ad esso in un unico libro
detto
Esateuco. È costituito di due parti e un'appendice. Nella
prima parte si narra la penetrazione degli Ebrei in Palestina sotto la giuda di
G., nella seconda la divisione della Terra tra le dodici tribù
d'Israele, nell'appendice il ritorno di alcune tribù in Transgiordania,
il discorso di addio di
G. e la sua morte. L'autore del libro è
sconosciuto, contrariamente alla tradizione talmudica che lo vuole opera dello
stesso
G. È probabilmente opera di uno storico del tempo
immediatamente precedente al Regno di David, che utilizzò per la sua
redazione documenti composti o da
G. stesso o da cronisti vissuti al suo
tempo. Lo stanziamento delle tribù di Israele in Palestina, che avvenne
attraverso lunghe fasi e in maniera molto frammentaria, è collocato
erroneamente come un processo unitario sotto
G.