Chi scrive per i giornali per professione e chi collabora, come redattore, alla
compilazione di un giornale. • Dir. - La legge 3 febbraio 1963, n. 69
sull'ordinamento della professione di
g., ha istituito l'Ordine Nazionale
dei Giornalisti, stabilendo, all'art. 1, che ad esso appartengono i
g.
professionisti, vale a dire coloro che esercitano in modo esclusivo e
continuativo la professione, e i
pubblicisti, cioè coloro che
svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita, anche se
esercitano altre professioni ed impieghi, iscritti nei rispettivi elenchi
dell'albo. Un Consiglio dell'Ordine, per ciascuna regione o gruppo di regioni,
esercita le funzioni relative alla tenuta dell'albo e alla disciplina degli
iscritti. Tanto gli ordini regionali e interregionali, quanto l'ordine
nazionale, ciascuno nei limiti della propria competenza, sono persone giuridiche
di diritto pubblico. Per l'iscrizione nell'elenco dei professionisti la legge
richiede: la maggiore età; l'iscrizione nei registri dei praticanti;
l'esercizio continuativo della pratica giornalistica, per almeno diciotto mesi,
presso un quotidiano, o il servizio giornalistico della radiotelevisione, o un
periodico a diffusione nazionale, o un'agenzia quotidiana di stampa; il
superamento di un esame, scritto e orale, di tecnica e pratica di giornalismo.
L'art. 2 della legge del 1963 stabilisce che è diritto insopprimibile dei
g. la libertà di informazione e di critica, limitata
dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità
altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità
sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e
dalla buona fede; che devono essere rettificate le notizie che risultino
inesatte, e riparati gli eventuali errori; e che, infine,
g. ed editori
sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie,
quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere
lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra
g. ed
editori, e la fiducia fra la stampa e i lettori.