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Giorgione.

Pittore veneziano. Sebbene la sua figura artistica sia la più importante della cultura pittorica degli inizi del XVI sec., le notazioni biografiche che ci rimangono sono scarse ed imprecise. Anche sul suo cognome di famiglia gli studiosi non hanno trovato un accordo. Da alcuni documenti pare comunque accertato che abbia lavorato attorno al 1507 per una tela alla Sala delle Udienze a Palazzo Ducale e che nel 1508 abbia eseguito una serie di affreschi sulla facciata del Fondaco dei Tedeschi. Da altre fonti è possibile apprendere che morì di peste nel 1510. L'arte di G. si sviluppò in un ambiente culturale al quale non dovevano essere estranei gli influssi umanistici che venivano dall'università di Padova. Nel suo stile sono implicite tutte le premesse che si svilupperanno poi nella pittura veneziana del Cinquecento: un'estrema morbidezza nel modellato, un'attenzione per il dato naturistico e, almeno secondo l'opinione di Vasari, una certa derivazione dai moduli leonardeschi. Come ricorda lo studioso di cose artistiche Marcantonio Michiel, G. introdusse in Venezia l'uso di dipingere per collezioni private mentre in precedenza la quasi totalità dei dipinti era destinata, fatta eccezione per i ritratti, ad uso pubblico. Le uniche opere dell'artista che sono pervenute sino a noi sono La Tempesta ora alla Galleria dell'Accademia a Venezia, i Tre Filosofi al museo di Vienna e la Venere al museo di Dresda. Altre opere, tra le quali il Cristo Portacroce, sono di dubbia attribuzione. L'importanza di G. consiste nell'aver definito tutto un periodo di rinnovamento all'interno della pittura veneziana attraverso una nuova impostazione tonale del colore ottenuta mediante una scomposizione dei piani e l'uso di nuovi rapporti cromatici che vennero poi portati alla loro massima espressività dall'arte di Tiziano. La sua produzione fu estremamente vasta anche se eseguita nell'arco di una decina d'anni e risulta agli occhi dello storico della pittura di estrema importanza per la definizione dei canoni e dei modelli attraverso i quali si è venuta sviluppando la moderna concezione della pittura (Castelfranco 1477 circa - Venezia 1510).
Giorgione: “Madonna con bambino”