Scrittore francese. I suoi libri ebbero grande successo nel periodo fra le due
guerre quando, in opposizione alle correnti surrealiste, vi fu un generale
risveglio della tematica "regionalista", tesa a cantare con afflato lirico
ambienti e personaggi popolari e rustici. La fama che gli derivò da
romanzi quali
Solitude de la Pitié (Solitudine della
Pietà),
L'eau vive (L'acqua viva),
Le chant du monde (Il
canto del mondo), in cui egli affrontava anche problemi di carattere filosofico
ed umano, fu messa a dura prova dalla sua ambigua posizione durante la seconda
guerra mondiale quando, atteggiandosi a pacifista, disapprovò la ferma
reazione delle democrazie occidentali e dell'Unione Sovietica nei confronti del
Nazismo e volle mettersi "al di sopra della mischia", senza distinguere fra
aggressori e aggrediti. Nel dopoguerra, dopo un periodo di silenzio, ha ripreso
a pubblicare novelle e avventure sempre di ambiente regionale, nelle quali il
suo lirismo appare contenuto da un attento studio della realtà,
realizzando quindi una interessante sintesi fra fantasia e realismo (Manosque,
Basse Alpi 1895-1970).