Il più importante monumento della poesia ebraica. Ancora incerta ne
è la datazione; secondo alcuni apparterrebbe all'età di Salomone,
secondo altri ad epoca più recente, da fissarsi, probabilmente, nel
periodo dell'esilio babilonese. Il libro si divide in tre parti: introduzione in
prosa (c. 1-2), il poema in forma dialogica (c. 3-41) e la conclusione, ancora
in prosa (c. 42). Il libro, disperato grido di dolore, sostanziato di pagine dal
tono altamente tragico, in cui l'uomo solo con il suo pianto non sembra trovare
il conforto di una vita ultraterrena, fu definito il "poema semitico del
pessimismo".