(dal greco
gymnásion: edificio per gli esercizi ginnici
dei giovani). Nell'antica Grecia il luogo preposto alla pratica degli esercizi,
probabilmente di origine dorica. Si trattava di uno stabilimento pubblico, per
lo più situato fuori città, frequentato da giovani e adulti, dove
si svolgevano attività fisiche ma che, a partire dal V sec. a.C., si
trasformò gradualmente in un centro di cultura e di istruzione, sede di
studi e di discussioni. Questo comportò anche una diversificazione della
struttura architettonica: il
g., al momento del suo massimo sviluppo,
oltre che da piste per la corsa era composto da un cortile, detto
peristilio, su cui si affacciavano l'
efebeo per gli esercizi dei
giovani, palestre per le varie specialità atletiche (salto, lotta,
discobolia, lancio del giavellotto, pugilato, pancrazio), spogliatoi, bagni
freddi, tiepidi e caldi, sale di studio, edifici religiosi, biblioteche e sale
per banchetti. I
g. più antichi a noi noti sono quelli ateniesi:
il
Liceo, l'
Accademia, il
Cinosarge. Degni di nota sono i
complessi di Delfi, su due livelli, e di Delo e di Olimpia. Come istituzione
culturale centro della vita cittadina, il
g. decadde, intorno al I sec.
a.C., per la concorrenza delle terme di importazione romana. • Ord. scol.
- Con questo nome venivano indicate in diversi Paesi (in Italia, ma anche in
Germania e Svizzera) le scuole di indirizzo classico. Dopo la legge Casati del
13 novembre 1859, in Italia il
g. si articolò in un corso
inferiore di otto anni e in uno superiore di cinque. La riforma Gentile
organizzò il
g. in due cicli distinti: quello inferiore della
durata di tre anni, cui si accedeva con un esame di Stato dalla scuola
elementare, in cui si studiava il latino, e quello superiore, della durata di
due anni, in cui si studiava anche il greco. Al termine dei due ordini
ginnasiali e superato un esame, si poteva accedere al triennio del liceo. Con
l'unificazione dei diversi tipi di scuola media operata dalla riforma del 1962 e
la conseguente soppressione del
g. inferiore, il termine indicò
semplicemente il biennio propedeutico al liceo, cui fu organicamente unito senza
soluzione di continuità dal 1969, anno in cui venne abolito anche l'esame
di passaggio tra
g. e liceo.