Filosofo e teologo francese. Allievo di Bernardo di Chartres e di Anselmo di
Laon, fu insegnante a Chartres dove, dopo la canonizzazione del 1124, divenne
cancelliere della cattedrale. Passato a Parigi nel 1141, l'anno seguente fu
nominato vescovo di Poitiers, carica che mantenne sino alla morte.
Acquistò fama negli ambienti filosofici del tempo soprattutto per il suo
tentativo di completare le categorie di Aristotele, che egli chiamava
formae
inhaerentes, e cioè sostanza, quantità, qualità e
relazione, con quelle che chiamava
formae adjacentes (azione, passione,
dove, quando, giacere, avere). Tra gli scritti:
Liber sex principiorum, i
commentari al
De trinitate e al
De duabus naturis in Christo di
Boezio, il commento alle epistole di San Paolo (Poitiers 1076-1154).