Uomo politico polacco. Morto il padre in miniera, a dieci anni emigrò con
la madre in Francia dove continuò il mestiere paterno e si iscrisse
(1931) al Partito comunista, iniziando una intensa attività sindacale.
Arrestato nel 1934 per aver organizzato scioperi e rimandato più tardi in
Polonia, nel 1937, emigrò nuovamente, in Belgio, dove continuò il
lavoro di minatore e di militante del locale Partito comunista. Durante
l'occupazione tedesca, prese parte alla Resistenza belga, alla testa di un
gruppo di partigiani polacchi, e dopo la liberazione capeggiò la sezione
belga del Consiglio nazionale polacco. Rientrato in Polonia nel 1948,
diventò uno dei più influenti dirigenti del partito. Nominato
segretario provinciale a Katowice nel 1951, fu eletto deputato al Parlamento e
membro del Comitato centrale che gli affidò la direzione della sezione
Industria pesante (1954-57). Molto vicino al nuovo leader Ochab, nel marzo del
1956 fu nominato membro della segreteria del Partito e nel luglio successivo
entrò a far parte del Politburo dal quale venne escluso in ottobre, in
seguito all'avvento di Gomulka, reinsediandovisi però definitivamente nel
marzo 1959. Sin dal 1957 si era ristabilito a Katowice, con l'incarico di primo
segretario del Partito per la Slesia. Di lui, come probabile candidato al potere
supremo, si era cominciato a parlare ancor prima della crisi del 1968 che lo
aveva portato in primo piano. Gierek, quale capo riconosciuto della corrente dei
"tecnocrati", attaccò dalle colonne della propria stampa l'incompetenza e
l'inefficienza del gruppo dirigente gomulkiano. Pertanto, dopo la sommossa di
Danzica, Gdynya e Stettino (dicembre 1970), provocata proprio dalle insolvenze
economiche del gomulkismo, era nella logica delle cose che fosse lui il
successore di Gomulka nella carica di primo segretario del Partito operaio
polacco salvo cederla a sua volta a Stanislaw Kania, dopo il fallimento del
nuovo corso e la grave crisi dell'agosto 1980, che ha visto l'emergere di Lech
Walesa e del sindacato libero "Solidarnosc". Nel 1981
G. veniva espulso
dal POUP e gli veniva attribuita la responsabilità della crisi economica
e del debito estero della Polonia. Nel mese di dicembre veniva arrestato e
restava in carcere per un anno (Porabka, distretto di Bedzin 1913-2001).