Storico inglese. Studiò al Magdalen College di Oxford (1752-1753), e,
durante questo periodo, si acuì in lui l'interesse per la storia in
genere e per quella orientale in particolare. La conversione al cattolicesimo e
l'espulsione da Oxford (1753), la permanenza a Losanna, voluta dal padre
perché sotto la guida di un pastore calvinista ritornasse al
protestantesimo, maturarono in lui un senso nuovo della verità. Si
riconvertì nel 1754. Tornato in Inghilterra nel 1758 lesse i Padri della
Chiesa, si dette a studi di metrologia e numismatica, a letture di viaggi con
interesse etnografico, geografico, economico-sociale e studiò anche il
greco. Tra il 1758 e il 1761 scrisse in francese l'
Essai sur l'étude
de la littérature. Completò a Parigi e a Londra la sua
formazione erudita e filosofica con altre letture, altri incontri, altre
conversazioni; fu anche in Italia (1764-65). La sua opera maggiore è la
Storia della decadenza e caduta dell'Impero Romano (1776-1788). I molti
progetti di lavori che precedettero la Storia servirono ad arricchire la sua
esperienza e a selezionare i quadri che armonicamente si composero nell'opera
maggiore che lo impegnò intensamente quasi vent'anni. Profonda fu la
risonanza della
Storia tra i contemporanei e nella storiografia romantica
(Putney, Surrey 1737 - Londra 1794).