Sommo sacerdote ebreo. Fratello di Onia III, che soppiantò con intrighi
infami. Brigò presso Antioco IV Epifane ottenendo, con la promessa di
somme ingenti, il sommo sacerdozio e l'appoggio per ellenizzare Gerusalemme.
Perseguitò i giudei fedeli. Nel 172 a.C. mandò ad Antioco le somme
pattuite; il messaggero, Menelao, lo tradì e soppiantò, comprando
il sommo sacerdozio al suo posto.
G. fuggì in Ammonitide.
Ritornò poi a Gerusalemme con circa mille compagni costringendo Menelao a
chiudersi nella cittadella e vendicandosi ferocemente dei suoi concittadini. Ma
dovette poi ritirarsi e morì in esilio a Sparta (II sec. a.C.).