Uno dei colli di Roma, il cui nome deriva, forse, da quello del dio Giano.
Dapprima territorio etrusco, in età classica divenne parte della XIV
regione augustea (Transtiberim). Venne fortificato da Aureliano. Numerosi ponti,
costruiti in età repubblicana, lo collegavano alla zona oltre il Tevere:
il ponte Sublicio, Fabricio, Cestio, Emilio. Monumenti e chiese ornano la lunga
passeggiata gianicolense. Vi si trovano il monumento ad Anita e Giuseppe
Garibaldi (E. Gallori e M. Rutelli), l'ossario garibaldino e il Faro. La chiesa
di San Pietro in Montorio presenta una facciata rinascimentale in travertino;
nell'interno opere di S. del Piombo, G. Reni, B. Peruzzi e nel cortiletto il
piccolo tempio bramantesco (a pianta circolare con sedici colonne doriche). La
chiesa di Sant'Onofrio (XV sec.) restaurata nell'800, conserva opere del
Domenichino e di A. Carracci, oltre ad affreschi del Peruzzi e del
Pinturicchio.