(o
Giàn Bologna). Scultore di origine fiamminga. Scolaro dello
scultore J. du Broeucq ad Anversa, nel 1545 era a Roma, dove conobbe
Michelangelo che esercitò su di lui una notevolissima influenza. Nel 1567
terminò la costruzione della fontana del Nettuno per la piazza maggiore
di Bologna, e fuse la grande statua in bronzo del dio marino. Il bozzetto, pure
in bronzo, si conserva nel Museo civico di Bologna. Eseguì poi un altro
Nettuno per il giardino di Boboli ed un agilissimo
Mercurio
volante (1572) per la fontana di villa Medici a Roma, ora al Museo Nazionale
di Firenze. Nel 1581 eseguì il gruppo del
Ratto delle Sabine per
la Loggia dei Lanzi. Molte opere lasciò in Firenze: il
San Luca in
Orsanmichele, l'
Ercole che abbatte il centauro nella Loggia dei Lanzi, le
statue di Cosimo I e di Ferdinando de' Medici. Fra le opere sacre: i
bassorilievi con le scene della Passione del Palazzo dell'università di
Genova, la
Pietà e la
Deposizione (1588), due rilievi
eseguiti per il Santo Sepolcro di Gerusalemme e vari crocifissi. Il
G.
può considerarsi uno degli ultimi manieristi, ma in alcune sue opere
è già evidente qualche anticipazione del gusto barocco (Douai 1529
- Firenze 1608).