Ispirato ai principi della Rivoluzione francese, legato alla estrema parte
giacobina, fiorì in Francia durante il Terrore. Tra il giugno e il luglio
1793 il teatro, per l'avvento dei giacobini al potere, fu accolto nelle
istituzioni politiche come strumento necessario per la formazione di uno spirito
pubblico. I vecchi repertori vennero banditi dalle scene, o completamente
revisionati dalle commissioni di censura: numerosi autori drammatici diedero
vita a rappresentazioni fortemente satiriche nei confronti della monarchia e
delle sue istituzioni, dei preti, delle correnti moderate. Testi validi non ne
sono rimasti, anche se sappiamo che questo teatro suscitò l'interesse e
la partecipazione del popolo. Praticamente il
t.g. finì con
Robespierre (9 termidoro-27 luglio 1794), ma lo stesso spirito che lo aveva
creato ed animato continuò per qualche tempo a manifestarsi nella
produzione del teatro antigiacobino.