Musicista italiano. Nel 1589 fu supplente e nel 1604 effettivo direttore della
cappella di San Petronio a Bologna. Convinto fautore del nuovo stile,
ospitò a casa sua (1622) l'Accademia dei Filomusi, compose melodrammi
sull'esempio degli innovatori fiorentini; della sua musica teatrale rimane solo
l'
Aurora ingannata. Tra le sue numerose composizioni religiose: salmi a
4, mottetti a 6, litanie a 8, inni, vespri,
Sanctissimae Deiparae
canticum a 4 (Bologna 1567-1629).