Uomo politico rumeno. Dopo aver condotto a Parigi i propri studi di geologia,
iniziò la carriera accademica come professore all'università di
Iasi. Contemporaneamente fu uno dei principali animatori del movimento politico
che propugnava l'unificazione dei principati di Valacchia e di Moldavia. Dopo lo
scoppio e la repressione dei moti rivoluzionari del 1848 fu costretto a fuggire
a Costantinopoli. Nel 1853 venne nominato
bey di Samo. Rientrò in
Romania nel 1859 e ricoprì successivamente importanti incarichi nel
governo del nuovo Stato unitario. Fu, tra l'altro, membro e presidente
dell'Accademia di Romania. Tra i suoi scritti ricordiamo i
Ricordi
dell'esilio dopo il 1848, numerosi scritti di carattere scientifico ed una
traduzione delle opere di Shakespeare (Bucarest 1817 - Ghergani 1897).