Poeta fiorentino. Forse di parte guelfa, è autore di quattro canzoni di
carattere amoroso che si rifanno, nella stessa struttura compositiva, ai modi
più preziosi della scuola sicula-provenzale. Di particolare interesse la
quarta di queste,
Poi ch'è sì vergognoso, in cui è
presente, accanto alla lezione lentiniana e guittoniana, una più
immediata e personale adesione ai temi trattati con accenti autobiografici che
non sono molto comuni a questa scuola poetica (seconda metà del XIII
sec.).