Nobile famiglia pisana, stabilitasi a Firenze nel XVI sec.; suo capostipite
è
Gherardo, figlio di Ratcauro, nipote di re longobardi, inviato
in Maremma da Liutprando per liberarla dai Saraceni. Dal feudo principale della
contea di Donoratico, i
d.G., fedeli all'Imperatore, raccolgono intorno a
sé l'aristocrazia pisana nella lotta contro la parte guelfa dei Visconti,
al tempo di Federico II. Aumentando di potenza, acquistarono i castelli di
Settimo, di Bolgheri, e parte del regno di Cagliari. Nel 1284,
Ranieri si
imparenta con la casa di Svevia, sposando Beatrice, figlia di re Manfredi (m.
990 circa). ║
Guglielmo di Aliotto di Enrico: fedele
all'Imperatore, lottò nelle file di Barbarossa contro il vescovo-conte di
Volterra. ║
Gherardo: nel 1217, crociato, partecipò
all'assedio di Damiata, poi alla guerra in Sardegna, e nel 1260 alla battaglia
di Montaperti, in aiuto dei Senesi. Accompagnò Corradino di Svevia
nell'infelice impresa e con lui finì sul patibolo (1268). ║
Ugolino: entrò in lotta con Pisa e con i Ghibellini, per non aver
voluto pagare al comune il censo per alcuni feudi acquistati; costretto
all'esilio, poi fu richiamato per i suoi meriti militari. Sebbene battuto poco
dopo dai Genovesi alla Meloria, i Pisani lo vollero come loro signore.
Considerato però dai Ghibellini traditore dell'arcivescovo Ruggieri
Ubaldini, fu catturato (1288), chiuso nella torre dei Gualandi insieme con i
figli Gaddo e Uguccione, e con loro fatto morire di fame (1289). ║
Gaddo: favorì la borghesia, si fece iscrivere nella classe del
popolo e fomentò la rivolta contro Uguccione della Faggiuola (m. 1320).
║
Simone: con questi un ramo della famiglia si trasferisce a
Firenze (1534). ║
Ugo: storico militare (1588-1646). ║
Tommaso Bonaventura: arcivescovo di Firenze (1703) (1654-1721). ║
Ugolino: patriota; votò la decadenza del Granducato e portò
al Re di Sardegna (1859) la deliberazione del Parlamento toscano per
l'annessione al Regno d'Italia (1823-1883).