Stato (238.533 kmq; 19.678.000 ab.) dell'Africa occidentale. Affacciato a sud
sul golfo di Guinea, confina a Nord e a Nord-Ovest con il Burkina; a Est con il
Togo, a Ovest con la Costa d'Avorio. Capitale: Accra. Centri principali: sulla
costa Accra, Takoradi, Sekondi e Tema; nell'interno Kumasi. Ordinamento: ex
colonia britannica, con il nome di Costa d'Oro, il
G. è
indipendente dal 1957 e repubblica nell'ambito del Commonwealth dal 1960. La
Costituzione democratica del 1992 prevede che il Presidente della Repubblica,
eletto per 4 anni a suffragio diretto (e rieleggibile una sola volta), sia anche
capo dell'esecutivo. L'Assemblea Nazionale, formata da 200 membri, è
eletta a suffragio diretto per 4 anni. Moneta: sterlina del Ghana, divisa in 20
scellini. Lingua ufficiale: inglese; in uso lingue kwa e gur. Religione:
più diffusa è la cristiana, con forti minoranze animiste e
musulmane. La popolazione è costituita in prevalenza da Akan; seguono
minoranze di Mole Dagbani, Ewe, Ga-Adangme, Gurma,
Yoruba.
GEOGRAFIAA una costa bassa con larghe falcature
segue una fascia pianeggiante; si presenta poi il tavolato sudanese, che a Ovest
s'innalza a oltre 1.000 m, mentre si deprime in corrispondenza del bacino del
Volta. Principale fiume è il Volta, che non si presta alla navigazione;
nel gennaio 1966 è stata ultimata la diga di Akosombo destinata a dar
vita ad uno dei più grandi laghi-serbatoio del mondo. Clima sempre caldo
con precipitazioni abbondanti nei due periodi delle grandi e delle piccole
piogge; nell'interno vi è un'unica stagione piovosa.
Cartina del GhanaECONOMIAPer la produzione di cacao,
il
G. è al primo posto nel mondo (un terzo della produzione
mondiale) e il cacao costituisce il 60% delle eportazioni. Produce anche noci di
cola, olio di palma, arachidi e caffè e, nel campo minerario, oro,
manganese, diamanti, bauxite. Le foreste (55% della superficie) danno legni
pregiati. Il bestiame è numeroso nelle regioni sudanesi del Nord.
STORIALa regione costiera del
G. fu denominata Costa d'Oro (
Costa de Ouro) dai
primi navigatori portoghesi che vi sbarcarono nella seconda metà del XV
sec. Essa divenne presto meta di commercianti provenienti da ogni parte
d'Europa, interessati a sottrarre ai Portoghesi il controllo dell'oro. Alla fine
gli Olandesi si impadronirono di tutti gli stabilimenti costieri, affiancando il
traffico aureo con quello predominante degli schiavi. Agli Olandesi si
sostituirono dopo alcuni decenni gli Inglesi, che nel 1660 riuscirono a
monopolizzare il commercio locale, costituendo alcune grandi Compagnie. Gli atti
che sancirono ufficialmente la colonizzazione inglese dell'intero territorio
vennero sottoscritti a tappe successive: nel 1874 furono dichiarati colonie
della Corona britannica i soli territori costieri, mentre le terre dei Fanti,
dapprima annesse come protettorato, assunsero lo
status di colonia nel
1895, quando stava per essere portata a termine la conquista dei territori
settentrionali, abitati dagli Ashanti, ai quali fu esteso il protettorato nel
1901. La presenza di rappresentanti indigeni negli organi amministrativi e
politici andò costantemente aumentando sino a diventare maggioranza nel
1946. Tuttavia l'inizio di un vero e proprio processo di decolonizzazione si
ebbe grazie alle pressioni delle correnti nazionaliste espresse dal CPP
(Convention Peopless Party), capeggiato da Kwame Nkrumah. Sfidando l'opposizione
inglese, Nkrumah vinse le elezioni del febbraio 1951 e guidò il Paese
verso l'autonomia (agosto 1953) e l'indipendenza (marzo 1957). Nel luglio 1960,
il nuovo Stato del
G. assunse l'ordinamento repubblicano e Nkrumah,
divenuto nel frattempo il più prestigioso assertore del Panafricanismo,
poté imprimere maggiore vigore alla propria politica. Richiamandosi al
Socialismo, al Neutralismo e al Panafricanismo, egli si dichiarò deciso a
sottrarre il Paese a tutti gli istituti di derivazione coloniale, per portarlo
verso un'autentica unità nazionale. Paese particolarmente evoluto, il
G. è uno dei pochi nuovi Stati africani ad avere una borghesia
nazionale, costituitasi durante la colonizzazione britannica. Questa classe non
mancò di coalizzarsi con forze esterne nella lotta contro Nkrumah, che
reagì accentrando il potere nelle proprie mani. Ciò favorì
l'involuzione burocratica del regime e il suo isolamento dalle forze popolari.
Il 24 febbraio 1966 Nkrumah fu destituito da un colpo di Stato militare. Il
Consiglio militare che assunse il potere, sotto la presidenza del generale J.A.
Ankrah, operò un immediato rovesciamento della politica del
G.,
allineandosi con i Paesi africani moderati e stipulando accordi per aiuti
finanziari da parte degli Stati Uniti. Nell'agosto 1969, fu proclamata la
seconda Repubblica del
G. con l'insediamento di un Governo presieduto dal
liberale moderato Kofi Busia, leader del Progress Party. Le difficili condizioni
economiche e le divergenze tra i vari gruppi etnici portarono però a un
rapido deterioramento della situazione interna. Neppure il regime moderato e
filo-occidentale istituito nel 1969 resse a lungo: il 13 gennaio 1972, i
militari, capeggiati dal colonnello I.K. Acheampong, si impadronirono nuovamente
del potere, che tornò ai civili solo nel 1979, quando fu eletto
presidente della Repubblica Hilla Limann. Nel 1982 la situazione
precipitò nuovamente e una giunta militare, guidata dal capitano Jerry
Rawlings, assunse tutti i poteri. Il nuovo regime non fu in grado di risolvere
la devastante crisi economica del Paese. Rawlings restò al potere anche
con la nuova Costituzione, approvata con il referendum del 1992, che
sancì l'apertura al multipartitismo e riservò la guida
dell'Esecutivo al presidente della Repubblica, eletto a suffragio diretto. La
pesante inflazione, registrata nei primi anni Novanta, e le dure misure adottate
dal Governo per risollevare il Paese dalla crisi economica crearono un forte
malcontento nella popolazione, che sfociò, nel 1995, in manifestazioni di
protesta guidate dal partito di opposizione al regime di Rawlings. Nel 2000 ad
Accra venne firmato un accordo tra alcuni dei principali Paesi dell'area
(Nigeria,
G., Gambia, Sierra Leone, Liberia e Guinea) che prevede
l'adozione di una moneta unica entro il 2003 e la creazione di un mercato
comune. Nel dicembre 2000, per la prima volta nella storia del Paese, un partito
di opposizione giunse al potere dopo un legittimo processo elettorale: le
consultazioni legislative si conclusero infatti con la vittoria del Nuovo
partito patriottico (NPP). Analogamente le elezioni presidenziali terminarono
con il successo di John Kufour, leader dell'NPP. Il 9 maggio 2001, 126 persone
persero la vita allo stadio di Accra, schiacciati in una ressa scoppiata in
seguito ai tentativi delle forze dell'ordine di separare due gruppi di
tifosi. A giugno inondazioni causarono la morte di 10 persone, lasciandone
100.000 senzatetto.