Termine del diritto germanico che sta ad indicare il pieno possesso, cioè
il rapporto materiale tra il soggetto che possiede e l'oggetto che è
posseduto. In virtù di tale relazione il soggetto godeva di una
presunzione di legittimità, cosicché soltanto colui il quale
avesse dimostrato in giudizio di avere sul medesimo oggetto un diritto poziore,
poteva sottrargliene il possesso. La
g. influenzò in larga misura
il diritto feudale ed è stato anche un punto di riferimento per i moderni
sistemi civili: ad esempio la norma contenuta nell'art. 1.153 del Cod. Civ.
italiano, per cui "il possesso in buona fede di cose mobili vale titolo" deriva
direttamente da essa.