Lingua nazionale della Germania, dell'Austria e di gran parte della Svizzera.
Appartiene al ramo delle lingue indoeuropee e, in epoca preistorica, si divise
in tre grandi gruppi linguistici detti dell'Ovest, dell'Est e del Nord. Le
lingue
g. dell'Est si estinsero abbastanza presto; l'unica giunta sino al
periodo storico è il gotico. Del gruppo delle lingue
g. del Nord
fanno oggi parte l'islandese, lo svedese, il norvegese ed il danese. Nel gruppo
delle lingue
g. dell'Ovest si operò una distinzione fra
basso-tedesco ed alto-tedesco. Il basso-tedesco si distinse a sua volta in
frisone e sassone, mentre l'alto-tedesco mantenne una sua unità interna.
L'alto-tedesco più antico ci è testimoniato da una serie di opere
letterarie che, sebbene nella loro frammentarietà, sono in grado di
riferirci con sufficiente fedeltà il grado di differenziazione cui era
giunto il ceppo
g. rispetto alle altre lingue indogermaniche. In tali
opere il lessico è ancora largamente influenzato dal latino e dai
rapporti con Italia e Francia. Fino al XII sec. la lingua latina, diffusa nella
regione
g. dalle missioni, prevalse, almeno nelle opere scritte, sulla
parlata volgare. Dopo il XII sec. si assiste ad una fase di passaggio denominata
alto-tedesco media nel corso della quale la poesia epica e la poesia lirica
cessarono di servirsi del latino. Nel XIII sec. l'alto-tedesco cessò di
essere una lingua strettamente letteraria per affermarsi anche come lingua
parlata dalla maggioranza della popolazione. Il primo trattato scritto in latino
ed in tedesco è del 1235. La nuova lingua si diffuse particolarmente
negli ambienti della borghesia cittadina. È in questo periodo che
iniziarono a evidenziarsi le prime differenziazioni regionali. Nel XIV sec. il
tedesco si espanse verso il Nord, allargando nel frattempo il proprio
vocabolario grazie al contributo dei filosofi mistici. Anche le opere
scientifiche iniziarono ad essere scritte nel nuovo linguaggio che risente
tuttavia di permanenti influenze latine. L'opera degli umanisti introdusse una
serie ulteriore di modificazioni, quali l'uso di desinenze di origine latina e
di vocaboli nuovi anch'essi di derivazione latina. I primi dizionari della
lingua tedesca appaiono verso il XV sec. Nei primi anni del XVI sec. la
traduzione della Bibbia fatta da Lutero nel linguaggio delle regioni
centro-orientali provoca l'affermazione di questo tipo di linguaggio a scapito
dell'alto-tedesco che resta in prevalenza il linguaggio dell'espressione
poetica. L'impulso nazionalistico dato dall'età barocca porta con
sé anche una forte spinta alla determinazione di un linguaggio unitario
come simbolo della ritrovata unità nazionale. A questo scopo fu
determinante l'azione di una serie di società linguistiche. La nuova
lingua fu perfezionata da intellettuali e scrittori che la resero
progressivamente sempre più adatta all'espressione e in questo senso
il
g. trovò il suo momento di massima vitalità nelle opere
di prosatori come Goethe, Schiller, Kleist, Schopenauer e Nietzsche.
Attualmente, di fronte allo sviluppo della lingua unitaria, esistono in Germania
una serie di dialetti usati anche in letteratura e nei quali è ancora
presente la contrapposizione fra basso-tedesco ed alto-tedesco.