Film di Roberto Rossellini realizzato nel 1947. È ambientato nella
Berlino semidistrutta dell'immediato dopoguerra, in una città e in un
periodo cioè in cui gli uomini devono anzitutto affrontare il problema
della sopravvivenza fisica. Il protagonista è un ragazzo di tredici anni,
Edmund, costretto a provvedere alle necessità della famiglia composta dal
padre gravemente ammalato, dalla sorella e dal fratello che, ex soldato
dell'esercito nazista, non intende reintegrarsi nella vita attiva. Il ragazzo
conosce orrori di ogni genere alimentati dall'eredità del nazismo e dalla
miseria della popolazione. Sotto l'influenza di un suo antico maestro
omosessuale, fedele all'ideologia hitleriana, Edmund si convince che il padre
invalido è di peso alla società, e lo avvelena. Preso dal rimorso,
il ragazzo si sente smarrito, solo, senza una ragione per vivere; vaga per
un'intera notte e poi, dallo scheletro di un edificio posto dinnanzi alla sua
casa, si getta nel vuoto.