Poeta tedesco. Ventenne, già esperto di lingue e letterature straniere,
viaggiò in Europa, trovando soprattutto a Parigi nel cenacolo simbolista
gli esempi più utili al suo sviluppo. Nei componimenti riuniti più
tardi (1901) ne
Il sillabario, sono i documenti del suo arduo tirocinio e
le chiare premesse della sua novità poetica. Nel 1892 fondò, con
pochi amici, tra cui il giovanissimo Hofmannsthal, i "Fogli per l'arte", in
opposizione al Naturalismo, organo di un movimento che propugnava un'arte
aristocratica, severamente tesa all'espressione essenziale. I primi libri
pubblicati da
G.:
Inni, Pellegrinaggi, Algabal, gli attirarono
incomprensioni larghissime. Poca fortuna ebbero i più semplici
Libri
dei pastori e delle laudi, delle leggende e canzoni e dei giardini pensili
(1894).
L'Anno dell'Anima (1897), ideale della vita estetica tutto
permeato di sostanza umana in un'arte d'armoniosa disciplina, incontrò
maggiori consensi (1901). Ne
Il settimo anello (1907) il poeta si fa
sacerdote di quell'ideale con piglio di mistica guida e, alla vigilia della
grande guerra, con
La stella del patto, prende voce profetica di giudice
del suo tempo, maturo per una tremenda espiazione (Büdesheim, Renania 1868
- Locarno 1933).