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George, Henry.

Economista e riformatore statunitense. Esponente del socialismo americano, si oppose energicamente alle dottrine liberistiche e respinse in blocco il "darwinismo sociale" secondo cui la società sarebbe unicamente dominata dalla sete di guadagno. G. sintetizzò la propria concezione dello sviluppo economico americano nello stesso titolo della sua opera più importante: Progresso e povertà (1879). Egli descrisse il contrasto stridente tra la sempre maggiore concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi e la miseria della grande maggioranza della popolazione. Secondo G., tutti i mali derivavano da un sistema di proprietà della terra che consentiva ai proprietari di trarre profitto dal crescente valore dei terreni, senza la minima fatica. Pertanto, la rendita doveva essere destinata a coloro che, lavorando sulla terra, ne avevano accresciuto il valore. Non si trattava quindi di abolire il diritto di proprietà, ma solo di confiscare la rendita fondiaria mediante l'istituzione di un'imposta unica sulla terra. Tra le altre sue opere: La nostra terra e la politica terriera (1871); La questione irlandese (1881); Problemi sociali (1884); Protezione del libero commercio (1886); La condizione del lavoro (1891); Scienza dell'economia politica (postumo, 1897) (Filadelfia 1839 - New York 1897).