Metodica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religioso, compiuta
attraverso lo sterminio degli individui, la dissociazione e dispersione dei
gruppi familiari, lo scardinamento di tutte le istituzioni sociali, politiche,
religiose, culturali, la distruzione di monumenti storici e di documenti
d'archivio, ecc. Tale termine, creato dall'americano Lemkin nel 1946 all'epoca
del processo di Norimberga contro i criminali tedeschi, si riferiva in
particolare al tentativo di sterminio biologico compiuto dai nazisti a danno di
Ebrei e Polacchi. Il 9 dicembre 1948 fu approvata dall'Assemblea generale delle
Nazioni Unite una convenzione per impedire e punire il
g., dichiarato
come crimine in base al diritto internazionale.