Astron. - Costellazione dell'emisfero boreale, terzo segno dello Zodiaco tra
Toro e Cancro, in cui il sole entra il 21 maggio. Prende il nome da Castore
(
Castor) e Polluce (
Pollux), i Dioscuri, che secondo la mitologia,
essendo figli di Zeus e Leda, furono portati in cielo per volere del padre e qui
trasformati nella costellazione dei
G. Con Castore e Polluce si
denominano due stelle brillanti molto vicine fra loro, rispettivamente di
magnitudine 1,6 e 1,2. Nella geometria della costellazione queste stelle
rappresentano le teste dei Dioscuri, mentre altre due stelle, meno brillanti, ne
rappresentano i piedi. Polluce, stella multipla di circa sei componenti indicata
come beta, è più luminosa di Castore, stella binaria alfa, e
questo fa ritenere che una delle due stelle dal 1600 in poi (anno in cui venne
introdotta una classificazione delle stelle secondo il loro splendore) abbia
subito una variazione di splendore. La parte inferiore della costellazione
è attraversata dalla Via Lattea in posizione parallela rispetto
all'allineamento delle due stelle principali. Nella costellazione dei
G.
si trovano numerose stelle doppie e variabili: una di queste è la stella
M. 35 che appare, se osservata ad occhio nudo in una notte senza chiaro di luna,
come una macchia nebulare. La costellazione dei
G., già conosciuta
nei tempi antichi, appariva come un capretto per i Caldei; per gli Egiziani
rappresentava due capretti, mentre gli Arabi vi vedevano due pavoni.