Uomo politico libanese. Figlio di Pierre. È stato eletto presidente del
Libano nel 1982 dopo l'uccisione del fratello Beshir, capo carismatico dei
Maroniti cristiani. Inizialmente favorevole all'azione israeliana, se ne
è poi staccato, sino alla richiesta del 1985 per il ritorno delle truppe
siriane di Assad a presidiare la capitale libanese. Nonostante le continue crisi
e i continui inviti a dimettersi,
G. è arrivato alla fine del suo
mandato e nel 1988 ha designato a capo di un governo "straordinario" il generale
Aoun. Sciolta la vecchia falange e posto agli arresti domiciliari dal nuovo
leader della destra cristiano-maronita Samir Geagea, ha preferito ritirarsi in
Francia. Rientrato in patria nel 2000, ha prefigurato il ritorno sulla scena
politica del Paese della famiglia
G., decisa a riprendere in mano le
redini del partito falangista (n. Bikfaya 1942).