Dubbio tormentoso di perdere la persona amata. La
g. differisce
dall'invidia: mentre questa è in relazione al raffronto fra sé e
l'altro, essa è in relazione al senso di possesso. Si tratta di
un'emozione e di una manifestazione del carattere molto complessa, ma che, entro
certi limiti, fa parte, secondo Freud, di quegli stati affettivi che, al pari
del dolore, possono dirsi normali. La
g. assume forme patologiche solo
quando appare anormalmente intensificata, sino ad assumere manifestazioni di
vero e proprio delirio. In età infantile la
g. spesso insorge in
seguito alla nascita di un fratello e al timore del bambino di perdere la
posizione di privilegio conquistata. Le manifestazioni della
g. sono
molte e diversissime. La si può infatti riconoscere nei segni della
diffidenza, dell'astuzia, nel continuo timore di vedersi umiliati. In ogni caso
essa rende difficile la convivenza, in quanto il geloso tende non solo a
perseguitare l'altro con sospetti infondati, ma a imporre all'altro delle leggi,
a isolarlo, a prescrivergli una linea di comportamento, anche sul piano delle
idee, a umiliarlo muovendogli continui rimproveri, insomma a limitare la
libertà altrui. Va comunque tenuto presente che la
g., non nasce
da circostanze esterne, ma dipende dalla valutazione che l'individuo dà
di se stesso. Cioè, nelle sue manifestazioni patologiche, non dipende dal
comportamento della persona amata, ma dalla mancanza di fiducia e stima di
sé, dall'inconscia autovalutazione (e quindi sottovalutazione)
dell'individuo geloso e dal raffronto, a lui sfavorevole, rispetto agli altri.
● Edil. - Serramento di finestra che ha lo scopo di impedire la vista
dell'interno dell'ambiente pur permettendo a chi sta dentro di guardare fuori.
Può essere realizzato in molti modi, con stecche inclinate disposte in un
telaio fisso o mobile (persiana), con stecche fitte incrociate (
g. del
coro dei monasteri) o anche con lastre di legno o di metallo variamente
traforate. ● Agr. - Graticolato di canne o di pali sul quale si adattano i
rami di piante allevate a spalliera.