Sociologo tedesco. Importante per i suoi studi sulla stratificazione sociale. I
disordini degli anni 20 in Germania lo spinsero a studi sul comportamento di
massa e sulla sociologia dei movimenti politici, ma l'avvento al potere del
nazismo nel 1933 lo portò in esilio a Copenhagen, dove insegnò
all'università di Aarhaus. Di nuovo in esilio, in Svezia, dopo
l'occupazione nazista della Danimarca, vi ritornò alla fine della guerra
per una serie di studi sulla stratificazione e sulla mobilità sociale,
culminati in un lavoro dettagliato sulla provenienza sociale della popolazione
di Aarhus. Le sue opere principali sono
Die Masse und ihre Aktion (1926,
La massa e la sua azione) e
Soziale Umschichtungen in einer danischen
Mittelstadt (1951, Stratificazioni sociali in una città media
danese). Nella sua opera lo sforzo di indagare connessioni sociali senza
mischiarvi idee metafisiche si accompagna ad un'esplicita dichiarazione in
favore di un atteggiamento valutativo di tipo umanistico, che fa appello al
giudizio razionale dell'uomo.
G. considera compito degli intellettuali la
critica degli atteggiamenti valutativi che mettono in discussione
l'unicità del valore dell'individuo umano (Monaco 1891 - in viaggio dal
Canada 1952).