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Gaéta.

Città in provincia di Latina, 75 km a Sud-Est del capoluogo, a 2 m s/m.; è situata sulle pendici settentrionali di un promontorio che chiude a Sud il golfo omonimo, e che è unito alla terraferma dal breve e sottile istmo di Montesecco. Industrie alimentari, petrolchimiche e di ceramiche. Centro balneare, dotato anche di un importante porto commerciale e peschereccio. 23.150 ab. CAP 04024. ● St. - Già centro attivo in epoca romana, l'antica Caieta, di cui conserva tracce nella Via Indipendenza, roccaforte naturale, per la sua struttura e la sua posizione, e porto sicuro, nel IX sec. divenne capitale del Ducato omonimo, rendendosi presto indipendente da Bisanzio. Nel 1032, con la conquista normanna perse l'autonomia, e dal 1136 fu piazzaforte militare del Regno di Sicilia. Subì parecchi assedi, tra cui quello del 1503-04, a seguito del quale si arrese agli Aragonesi, e l'ultimo del 1860-61, con cui terminò il Regno borbonico. Vi soggiornarono pontefici in esilio, quale Pio IX nel 1849. ║ Assedio di G.: svoltosi nel 1860-61, fu l'ultimo episodio della resistenza borbonica di Francesco II all'avanzata di Garibaldi e dei Piemontesi, condotto dal generale E. Cialdini e dall'ammiraglio C. Persano. Dapprima i Borboni furono sostenuti e riforniti da una squadra francese, ma al ritiro di questa nel gennaio del 1861, la situazione precipitò e G. fu completamente bloccata per mare e per terra. Quando, a seguito dei bombardamenti marittimi, esplosero entrambe le polveriere, il 13 febbraio la roccaforte capitolò, mentre Francesco II e la corte si rifugiarono a Terracina. ║ Conferenza di G.: svoltasi dal 30 marzo al 22 settembre del 1849 tra i diplomatici delle potenze cattoliche (Francia, Austria, Spagna e Napoli), al seguito di Pio IX, presieduta dal cardinale G. Antonelli, decise l'intervento armato contro la Repubblica romana. ● Arte - Consta di un nucleo antico, Sant'Erasmo, racchiuso da una cinta muraria medievale e dalle caratteristiche vie strette, arroccato su uno sperone roccioso, intorno al castello; lungo il basso istmo, al di fuori dalle mura, si è sviluppato un nucleo più moderno, Porto Salvo, fino al 1927 comune autonomo con il nome di Elena; un terzo nucleo è costituito dalla zona residenziale e balneare, lungo la costa sabbiosa sud-occidentale dell'istmo, con la spiaggia di Serapo. Tra i numerosi edifici monumentali figurano il duomo (XII-XVIII sec.) con campanile del XII sec., dagli evidenti influssi arabi e normanni; la chiesa della Santissima Annunziata in stile barocco, ma già eretta nel XIV sec. e con una cappella rinascimentale; il castello svevo, poi modificato dagli Angioini e dagli Aragonesi, divenuto poi carcere militare fino al 1980. Nel territorio si trovano resti romani di ville, cisterne, piscine, sepolcri, tra cui il mausoleo di Lucio Munazio Planco, detto anche Torre d'Orlando, del I sec. a.C. ║ Golfo di G.: insenatura del Mar Tirreno, tra il Capo Circeo e il Capo Miseno, che si estende tra Lazio e Campania, diviso dal promontorio di G. in Golfo di Terracina a Nord-Ovest e in Golfo di G. propriamente detto, a Sud-Est, dove sfociano i fiumi Garigliano e Volturno. Vi si affacciano i centri di Terracina, G. e Formia. Pescoso e con bassi fondali, al largo vi si stagliano le isole Ponziane e Ventotene, ed è separato dal Golfo di Napoli dalle isole di Ischia e di Procida.